mercoledì 7 maggio 2014

Ma il peccato è dimenticare la bellezza


(Pubblichiamo un articolo di Alessandro d'Avenia apparso su  La Stampa del 29/04/2014, a mio modo di vedere il miglior commento possibile alla "vicenda Giulio Cesare")

Denunciateci, cari genitori, ma non per quello che facciamo leggere ai vostri figli, ma per quello che non facciamo leggere loro. 

Noi insegnanti, frequentatori delle belle lettere, a volte rinunciamo alla bellezza. Per questo dovete mandarci in galera. Denunciateci perché non facciamo leggere che una vivisezione dei Promessi sposi(chi non odia quel romanzo dopo la scuola?).

Denunciateci perché non facciamo leggere Dante, perché è difficile, perché tanto non lo capiscono, perché parla troppo di Dio. Denunciateci perché non facciamo leggere i classici per intero ma li facciamo a brani, come in macelleria. Denunciateci perché facciamo credere ai ragazzi che le poesie siano inutili coriandoli, e non parti di raccolte significative nella loro interezza. Denunciateci perché non facciamo leggere la letteratura straniera ma solo quella nostrana, minori compresi, piuttosto che Baudelaire, Dostoevskij, Eliot. Denunciateci perché non crediamo più alla bellezza tutta intera. Per farti amare la Venere di Botticelli te ne faccio vedere solo alcuni centimetri quadrati o ti porto di fronte al quadro?