giovedì 25 ottobre 2012

Bisogna essere duri senza perdere la tenerezza



Per anni ho tenuto un poster con questa frase (di Ernesto "Che" Guevara) nella mia camera di adolescente e l'ho sempre trovata molto bella.
Tuttora, come padre, lo considero non un ossimoro romantico ma un prezioso consiglio, una sorta di "strada stretta": essere autorevole ma non autoritario, saper dire No senza essere rigido. Facendo sempre riferimento al mio quadro preferito, i "primi passi di Van Gogh", questa frase si riassume nella posizione del padre. E' in ginocchio, si mette al livello del figlioletto, e con le braccia aperte pronte ad accoglierlo (una posa di grande tenerezza). Ma non si sta precipitando da lui, anzi, lo invoglia a camminare; tra i due genitori è lui a poter accettare l'idea di causare la caduta del figlio, fosse per la madre lo terrebbe sempre tra le sue braccia confortevoli. In questo è duro, non rinuncia al suo ruolo.
Si parla molto di crisi della virilità e non si può non concordare con Costanza Miriano, Roberta Vinerba e tutte le voci (ormai non più isolate) che puntano il dito contro una cultura che attacca frontalmente il padre come autorità riducendolo ad una seconda madre, un "mammo" svuotato del suo ruolo. Io stesso lavoro quotidianamente per estirpare la gramigna di questa cultura in cui sono cresciuto (lo testimonia anche il soggetto del poster!) e che ho cominciato a rinnegare solo da poco.
 Tuttavia credo che in questa difesa della virilità e del padre si corra il rischio di buttare il bambino con l'acqua sporca, di farsi prendere dalla mano della restaurazione e riproporre modelli di padri "vecchio stile" in modo nostalgico e rigido. Leggo i libri di Costanza Miriano e li trovo pungenti e spesso puntuali, ma a volte paradossali: queste descrizioni di uomini che non sanno cosa sia un'ecografia, che non conoscono l'età dei figli, che ignorano qualsiasi aspetto del menage familiare e sono i "generali della famiglia", come se fare i piatti o aiutare la moglie coincida automaticamente con una perdita di autorità. Mi sembra eccessivo.
Io credo che la storia non sia passata invano e che come generazione siamo chiamati a fare una sintesi tra la sbornia post '68 del vietato vietare e dell'attacco frontale all'autorità e questo vento di restaurazione che quasi ammicca ad un modello patriarcale, una sintesi che non sia un banale compromesso.

1 commento:

Giuliano Pompeo ha detto...

Stamattina ho trovato sul blog di Costanza Miriano questo post bellissmo, a corollario del nostro incipit di blog (cioè, diciamo che il nostro incipit è a corollario del blog di Costanza!!!!):

http://costanzamiriano.com/2012/11/28/elogio-della-tenerezza/

veramente notevole... buona lettura