lunedì 11 marzo 2013

Questione di tempo


Ormai è passato un pò di tempo da quando Luca mi ha segnalato questo blog, dedicato a noi padri, su cui poter condividere le nostre esperienze.
Ma, tanto per restare in tema con il post precedente, la mia esperienza è che... non ho mai tempo! Sì... il tempo perseguita anche me...

Ogni tanto io e mia moglie, ridendo, ricordiamo di quando, al primo anno di matrimonio, ci arrabbiavamo con il vicino, mezzo sordo, che all'alba accendeva la messa domenicale in tv a tutto volume. All'epoca "alba" per noi voleva dire le 10:30...

Ora la domenica capita di svegliarsi con l'urlo di mia figlia Elena alle 7:30:  "Papà!!! Mamma!!! Sono svegliata!!!." Ed é la stessa Elena che nei giorni lavorativi sembra presa da un torpore micidiale, che deve essere trascinata, supplicata di non buttarsi per terra, nella corsa ad ostacoli verso la scuola (nell'ordine: pipì, vestiti, colazione, denti, preparazione merenda, buono pasto, grembiule, sciarpa, cappello, giacca, ascensore, ecc ecc). "Elena, amore piccolo di papà, perchè proprio oggi che è domenica alle 7:30 sembri sotto effetto di doping"? Capita anche a voi colleghi papà, vero?

Ma questa è avventura! E poi - parliamoci chiaro - è bello avere più tempo la domenica e non rimanere troppo a poltrire!


Va detto, inoltre, che la percezione del tempo (come quella della stanchezza) è assolutamente relativa. Può capitare facilmente che se chiedi ad un single, o comunque ad un uomo o donna senza figli, se ha tempo e se la sera è stanco, questi ti dica che ne ha molto poco e che la sera, dopo una giornata di lavoro, è comunque stanco.
Se aveste chiesto a me - quando avevo un solo figlio, Sara - se ero stanco e se mi mancava il tempo, ti avrei dato la stessa risposta di oggi: mi manca il tempo e la sera spesso percepisco una certa stanchezza. E allora?

Allora il problema, alla fine, non è quanto tempo hai. Ma la qualità del tempo che spendi. Una storia la sera ai bambini può essere letta sbrigandoti perchè devi fare altro, oppure amando i tuoi figli, gustando della loro presenza fino in fondo. Stessa cosa vale per bagnetti, pasti e perfino .... pulizie di sederini!

Oltre a ciò posso dire che, quando capita di fare le cose gustando il piacere di fare la volontà di Dio, si ha l'impressione che quasi il tempo si dilati. Quando c'è carenza di qualcosa, è attidine del cristiano non difenderla, ma "spenderla per gli altri", condividerla".

I famosi 5 pani e 2 pesci, che potevano essere protetti e difesi al fine di saziare almeno la cerchia ristretta dei discepoli, furono "spezzati", "distribuiti": ce ne fu abbastanza per 5000 persone!

Questa regola vale per tutti gli ambiti. Hai paura di non farcela con i soldi? Fai un'elemosina seria.
Hai poca sopportazione per tua moglie? Portala a cena fuori e ascoltala.
Non hai tempo? Fermati a pregare (apparentemente la più grande perdita di tempo).
Immancabilmente Dio Padre interviene a regalarci in abbondanza quello che sembrava non bastare più!!

E ora che Francesco è arrivato, quarto miracolo nella nostra famiglia, scopro che ho più tempo e serenità di quando non ne avessi prima, scopro che c'è cibo per tutti ogni giorno, spazio per tutti (anche in macchina!), coccole per tutti, che il Signore ha Lui stesso cura di questi nostri figli e che ci dona anche oltre il necessario!

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