lunedì 12 novembre 2012

Siamo lievito o farina?



Qualche giorno fa mi sono imbattuto in questo commento al Vangelo del giorno ad opera del sempre valido San Giovanni Crisostomo:


"Il Signore presenta poi l'immagine del lievito... Come il lievito diffonde la sua forza in tutta la pasta, così la forza del Vangelo trasformerà il mondo intero grazie al ministero di miei apostoli... Non ditemi: 'Che possiamo fare noi, dodici miserabili peccatori, di fronte al mondo intero?' E' proprio l'enorme differenza tra causa ed effetto, la vittoria di un pugno di uomini a fronte di una moltitudine che dimostrerà lo splendore della vostra potenza. Non è forse immergendo il lievito nella pasta, nascondendovelo, secondo la parola del Vangelo, che esso trasforma tutta la massa?  Così anche voi, mescolandovi alla massa dei popoli li penetrerete del vostro spirito e trionferete sugli avversari. Il lievito, pur scomparendo nella massa, non perde la sua forza; anzi, cambia la natura di tutta la massa. Nello stesso modo la vostra predicazione cambierà tutti i popoli.  Così, siate pieni di fiducia”... 

San Giovanni Crisostomo (c. 345-407) 
Omelie sul Vangelo di Matteo, 46, 2

Il buon Crisostomo l'aveva vista lunga (non è che ti fanno santo per caso). Del resto forse viveva in tempi simili a questi: l'impero stava per passare a miglior vita (alleluia) e doveva regnare quel clima crepuscolare tipico di chi avverte che il mondo sta per cambiare ma non si capisce come e in che direzione, e per questo gira a vuoto, si illude di vivere in un eterno presente rinunciando a guardare al domani perché non lo vede. Questo per quanto riguarda i pagani. I cristiani dovevano sentirsi come nella pubblicità "ti piace vincere facile" ma dalla parte sbagliata, nella squadra di undici giocatori contro orde di pagani che continuavano ad uscire dagli spogliatoi (va detto che l'arbitro era dalla loro parte, però!).
A tutti piacerebbe godere direttamente del pane senza passare dalla fatica del farlo, godersi l'alba dopo la notte, la quiete dopo la tempesta e vai così con tutte le analogia naturalistiche del caso. E invece ci tocca essere la centro della tempesta, in una congiuntura di crisi economica, culturale, educativa, morale in cui ci si sente spesso (almeno io mi ci sento) come chi pose la domanda al Crisostomo: "ma io che posso fare, di fronte al mondo intero?". Posso fare il lievito, piccolo ma essenziale, prima di tutto tirando su una famiglia e dei figli con l'aiuto di Dio, seminare nella società cellule sane da cui ripartire. Poi magari già che ci sto posso cercare di lasciare un segno nel mio lavoro (quale che sia) nel senso del bene comune. Se proprio c'ho preso gusto potrei spingermi più in là ed evitare che, durante la riunione di condominio, il mio vicino lanci una sedia contro l'amministratore, opppure offrire il caffè al ragazzo ghanese che chiede l'elemosina sotto casa o cose simili. Non se ne accorge (quasi) nessuno, il mondo continuerà a girare placido attorno a se stesso e alla sua stella, un po' come mettere o meno il lievito nel pane, un gesto da nulla... però intanto se ti scordi il lievito poi la pagnotta la puoi usare solo come fermacarte o arma contundente allo stadio (se te la passano come merenda). 
Nel mio eterno riflettere sul tema "Signore, qual è il mio posto nel mondo?" c'è un punto di svolta, piccolo ma essenziale. Qualche tempo fa, a cena dai miei padrini, la conversazione stava virando sul tema "i mali del Belpaese" e stava prendendo la tipica piega "Questo paese non ha futuro!Cosa sarà dei nostri figli" e via così. Ad un tratto Paolo, il mio padrino, replicò con una cosa delle sue, semplici ma straordinariamente efficaci: "Chi lo ha detto che siamo chiamati a raccogliere... E se fossimo la generazione che deve seminare?".
Da quel giorno ho cercato di concentrarmi sulla semina e non sul raccolto, e quest'immagine del lievito mi dà una grande forza. Buona lievitazione a tutti.



1 commento:

Giuliano Pompeo ha detto...

Come spesso succede, Costanza Miriano ha scritto più o meno le stesse cose ma con il suo stile brillante ed efficace:

http://costanzamiriano.com/2012/12/12/media-e-lode/